il blog di una "non" squadra molto ben assortita in cui non mancano la passione per il Rugby, le spalle lussate e soprattutto del sano 3° tempo

domenica 6 aprile 2008

Ruoli del Rugby

Questo posto ci aiuterà a capire per quale ruolo siamo nati e di conseguenza quale sarà il nostro numero sulla maglia.

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Ad ognuno il suo ruolo

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L'allenatore

È una persona divertente, sembra capire tutte le tattiche e le regole. Passa le ore insegnando mosse prestabilite. Si attribuisce il merito delle mete segnate anche quando le mosse prestabilite non vengono impiegate. Gli allenatori sono di solito ex-giocatori di match internazionali o ex-vigili vendicativi.

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L'estremo ( n° 15 )

Una posizione molto corteggiata e amata da quelli con le spalle larghe, i giocatori tipo "morte e gloria" che sono contenti di essere coinvolti nel gioco solo quando se lo sentono. Per esempio, perforando la linea dei 3/4 dopo un lungo e freddo periodo di inattività. Questi periodi di inattività vengono considerati dagli estremi delle posizioni tattiche di riparo, in effetti lo fanno semplicemente per tenersi fuori dai guai. L'estremo deve avere anche una certa abilità nel proteggersi dai suoi stessi compagni, evitando l'ostruzione dopo un calcio "up & under" seguito da un coraggioso e teatrale : "PALLA MIA !"

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Le ali ( n° 11 e 14 )

Per essere un'ala devi avere tre qualità fondamentali:

  • velocità
  • indifferenza per l'inattività
  • attitudine a parlare con le ragazze ( talento che si sviluppa specialmente lungo la touche, come sanno quelli del mestiere)

Molte ali parlando delle loro partite migliori, citano il numero di appuntamenti che hanno ottenuto, non i tentativi di meta. Recentemente un record è stato battuto da un'ala particolarmente piacevole a guardarsi che ottenne ben 5 diversi appuntamenti durante il primo tempo e che si fidanzò con la sesta ragazza nel secondo tempo.

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I centri ( n° 12 e 13 )

È la più confusa di tutte le posizioni del rugby. I centri di costituzione tarchiata pensano di essere gli specialisti dello scontro fisico, mentre quelli di costituzione longilinea sono invariabilmente dei mediani di apertura mancati. Pur di giocare sono felici di giocare centri nella speranza che il mediano di apertura venga "barellato" per colpa di un centro che lo ha lavorato con una serie di passaggi da "ospedale" tipo : ti passo palla e uomo.

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Il mediano d'apertura ( n° 10 )

Idealmente il mediano di apertura dovrebbe essere ben spallato, con vita sottile e con la zazzera dorata. Se sa anche giocare un pochino, tanto meglio. Ci sono due tipi di mediani d'apertura :

  • il tipo solo calciante (calcia, ma quasi mai si catapulta per raccoglierla, preferisce assistere all'entusiasmante spettacolo del "mucchio selvaggio")
  • il tipo che corre e passa ( non ha mai sentito parlare di calci tattici, con lui ci si danna ma si gioca solo sul trasversale)

Per stabilire se si è mediani d'apertura idealmente si dovrebbe essere degli intelligenti studiosi del gioco, possibilmente imparentati con il presidente della società.

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Il mediano di mischia ( n° 9 )

Per essere un mediano di mischia non si deve essere alti, bisogna avere il centro di gravità molto basso e l'abilità di parlare "non-stop" durante tutta la partita, anche quando si viene abbattuti e si è privi di sensi. Un mediano di mischia non fa mai un brutto gioco, se fa una cavolata non è colpa sua: la terza linea gli ha passato una palla schifosa, senza un minimo di protezione. Se, comunque, ha anche un bel gioco, si dice: "chi non giocherebbe bene dietro una mischia come quella ?" .

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Le terze linee ali ( n° 6 e 7 )

Le terze linee sono molto veloci, corrono a tutto campo trattenendo o placcando qualsiasi cosa incontrino, generalmente si comportano in modo assassino e spesso sono deportati dalla Nuova Zelanda. Tendono a ferirsi molto, spesso vengono messi fuori combattimento e quando riemergono dal trattamento dei soccorritori, sono fasciati da bende e drammaticamente determinati a resistere a tutti i tentativi per far loro lasciare il campo.

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Il terza linea centro ( n° 8 )

Il n.8 è un individuo piuttosto alto che tende a stare in fondo alla mischia e di impossessarsi della palla che sbuca fuori velocemente. Di solito è un mediano di mischia deluso che tenta sempre di prendere una palla al volo per tuffarsi in meta, di solito sbagliando in pieno.

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Le seconde linee ( n° 4 e 5 )

Quelli in seconda linea sono dei grossi e angelici individui che sono lì per vedere l'esito della rappresaglia. Non fa per loro l'astuto temperamento delle terze linee, sono orgogliosi delle vendette che consumano durante l'allineamento, soprattutto perché sono nascosti alla vista dell'arbitro dall'altra colossale seconda linea.

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Il tallonatore ( n° 2 )

Il bello ad essere tallonatore è che hai sempre la possibilità di giocare, perché poche persone vogliono ricoprire questo ruolo. Molti clubs hanno tanti estremi, mediani, ma sono molto fortunati se riescono ad avere anche un solo vero tallonatore. Tallonatori si nasce e non si diventa, senza collo, con le gambe storte e le braccia lunghe.

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I piloni ( n° 1 e 3 )

I piloni sono quegli individui pelosi che si alzano per ultimi da una mischia rovinosa e che vanno malgrado tutto per primi al bar. Grugniscono felicemente durante la partita nel buio della mischia, sperando di poter fornire qualche palla decente agli esterni.

3 commenti:

marco ha detto...

uhm, facciamo meglio a smettere

Andrea ha detto...

è normale che io non abbia un ruolo???mahhh...invento il numero 23...centro-mediano metodista che non placca e non corre..e che è meglio se tocca pochi palloni...e vaga per il campo sempre lontano dall'azione...per il resto cazzi dell'avversario a capire cosa faccio..e mi sa che abbiamo parecchi doppioni in questo ruolo...

marco ha detto...

strategia alla oronzo canà