il blog di una "non" squadra molto ben assortita in cui non mancano la passione per il Rugby, le spalle lussate e soprattutto del sano 3° tempo

sabato 15 marzo 2008

Italia-Scozia - ultima possibilità

Domani ci vediamo per vederla insieme (inizio ore 14) ? Mirko prima del terzo tempo di giovedì era disponibile, gli altri ?


L’estremo equilibrio che ha caratterizzato la storia recente delle sfide tra Italia e Scozia testimonia a pieno il momento tecnico dei due movimenti. Non tragga in inganno il (benedetto) 37-17 che l’anno scorso consentì all’Italia di espugnare Murrayfield e conquistare così la prima vittoria in trasferta nel Sei Nazioni. Tre mete nei sei minuti iniziali determinarono un andamento bizzarro (affannosa rincorsa della Scozia sopita solo a metà ripresa dalla meta di Troncon) che forse mai più rivedremo su un campo da rugby quando a sfidarsi sono due nazionali così di pari livello.
Per capire cosa potrebbe succedere anche sabato 15 al Flaminio è invece molto meglio fare riferimento ai vari 20-14 (2004), 18-10 (2005), 10-13 (2006) e 18-16 (Mondiale 2007) succedutisi negli ultimi quattro anni. Partite evidentemente equilibratissime e poco spettacolari, avare di mete e destinate a punteggi bassi sostenuti solo da calci. Anche stavolta, a meno che Hadden e Mallett non stravolgano i rispettivi dogmi tattici, finirà così, con una vittoria da conquistare punticino su punticino.
Moltissimo dipenderà dalle mischie considerato che, tra tutti i trequarti utilizzati finora dalle due squadre, solo uno (Simon Webster, all’Irlanda) ha segnato una meta. Che rappresenta anche l’unica degli scozzesi in questo Championship, mentre l’Italia è vero che ne ha realizzate quattro, ma tre sono di un pilone (Castrogiovanni) e una di un mediano di mischia (Picone)… L’ottima prestazione fornita dalla touche azzurra a Saint Denis conforta non poco, visto che a Saint-Etienne, nella gara-spareggio per i quarti Mondiali persa a settembre, la Scozia costruì anche con le rimesse laterali il suo 18-16 finale grazie alle torri Hines e Hamilton. Mischia e touche, insomma. E ovviamente i calci, col cecchino Paterson da una parte e Andrea Marcato dall’altra, che sia a Cardiff, sia allo Stade de France non si è certo lasciato intimorire dai 180 mila spettatori complessivi che si è trovato di fronte. Che a Parigi fischiavano pure…

2 commenti:

Mirko ha detto...

per che ora facciamo? il pub dell'altra volta?

El Parro ha detto...

Niente Cucchiaio di Legno !!!

(per un pelo...)